I SANTUARI E LE CAPPELLE VOTIVE

Chiesa di S.S. Maria Assunta


Il centro storico del paese ha una lunga via centrale, Via Roma; al termine del tratto pianeggiante troviamo la chiesa parrocchiale intitolata a Santa Maria Assunta.

Il campanile si erge imponente con la cuspide piramidale.

La chiesa di stile Francescano a unica navata, è stata restaurata pima da Don Vincenzo Bernardini nel 1956 e nel 1994 dall’allora parroco Don Gino Salmaso, con modifiche all’altare maggiore e ai quattro altari laterali.

Non vi sono opere di grande valore artistico se non l’altare dell’Assunta in marmo rosato dello stesso tipo dell’altare del Santuario della Madonna delle Grazie.

Imponente è l’organo a canne che si trova collocato in alto sul fondo dell’edificio.

Di pregio è l’immagine lignea della Madonna Assunta, realizzata dagli artisti di Ortisei negli anni 50, donata dal Parroco Don Vincenzo Bernardini e dal popolo di Capoliveri.

A servizio della chiesa vi è solo una piccola sacrestia, mentre la casa canonica si trova nella parte nuova del paese in Via Soprana.

Tutti i documenti dell’antica storia della chiesa sono andati in fumo, bruciati, quando i soldati della repubblica francese invasero l’Elba.

Un archivio storico pieno di preziose notizie, non solo riguardo alla chiesa, ma anche di tutta la comunità capoliverese, distrutto con un falò.

Don Michele Albertolli, parroco dai primi del 1900 al 1948, in un volume dal titolo “L’Elba illustrata”, racconta come avvenne la distruzione. Don Michele, sacerdote capoliverese, conosceva molto bene la storia della parrocchia e citando addirittura un certo Bracci, custode dell’archivio.   (Vedi Note storiche in basso)
I documenti più recenti partono dal 1623, data in cui la chiesa era già stata costruita. Un’iscrizione posta sopra il portone d’ingresso attesta che fu restaurata da Leopoldo II nell’anno 1830.

Curiosità e Storia

L'archivio storico di Capoliveri Distrutto

Tragica anch’essa ma con aspetti grotteschi fu la distruzione dell’Archivio della Comunità di Capoliveri.

Tale evento storico avvenne nella chiesa e raccontato da diversi testimoni.

Il cancelliere Luigi Bracci nella notte tra il 23 e il 24 maggio 1799, mentre i francesi imperversavano, temendo la loro ferocia, «tolse i libri e le filze di maggior interesse dagli scaffali e, favorito dalla vicinanza del Palazzo Pubblico alla Chiesa Parrocchiale, li portò a nascondere alla sepoltura degli uomini. Vi si calò dentro e poscia, sui libri e su se stesso calò la lapide che la chiudeva. Nel frattempo donne, vecchi e bambini cercarono scampo nella chiesa ma i soldati li inseguirono perfino in quel luogo sacro per depredarli. A questo punto il Bracci, non si sa per il fetore della sepoltura o per la paura, o per la curiosità delle grida udite, sollevò un poco con la schiena la lapide; i soldati francesi, prima meravigliati e poi incuriositi, la scoperchiarono e tirarono fuori l’anziano cancelliere, scambiandolo per un ricco che aveva nascosto i propri tesori nel sepolcreto. Non trovando invece niente altro che carte e ossa, furibondi, stracciarono e bruciarono tutte le carte e i libri ivi giacenti, prendendo a colpi il Bracci, lasciandolo semivivo sul pavimento della chiesa».

Curiosità

La torre campanaria della chiesa di S.S. Maria Assunta  è  costruita sulle fondamenta di una delle torri di avvistamento dell'antico castello di Capoliveri.

 

Alcuni Filmati su Capoliveri