I Boschi e i Sentieri

Come nell’arte culinaria il buongustaio cerca sempre il meglio di ogni specialità attraverso preparazioni che vanno oltre le tradizionali ricette, così anche chi ama la natura, lasciando le grandi strade carrabili, cerca attraverso i sentieri quanto di meglio si possa desiderare.
I sentieri, prima che si realizzassero le grandi vie di comunicazione, sono stati una immensa ragnatela di collegamenti tra paesi e località,  percorsi dall’uomo a piedi o con l’ausilio degli animali come cavallo, mulo e asino.
I tracciati, più corti possibile, si inerpicavano sulle colline, traversando valli e pianure, con davanti a se scenari naturalistici che probabilmente a quei tempi  quasi nessuno apprezzava, ma che oggi vengono rivalutati in un isola che ha come risorsa primaria il turismo.
 

Molti, soprattutto quelli meno impervi si sono trasformati in strade carrabili pubbliche o vicinali, altri sono stati assorbiti dalle proprietà private, moltissimi, sicuramente i più interessanti dal punto di vista panoramico ed escursionistico sono rimasti ancora in uso.
Alcuni sono tenuti in manutenzione e quindi ben percorribili, altri invece hanno tratti di facile accesso alternati da parti sconnesse e rovinate da eventi atmosferici o dalla vegetazioni, comunque sempre ben percorribili se pur con la dovuta attenzione che del resto chi ama questo tipo di spostamento sul territorio ben conosce.

L’evento del Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha sotto questo aspetto contribuito di molto al buon mantenimento della “sentieristica” e la pubblicazione della carta dei sentieri, reperibile nelle cartolerie ed edicole, mette in condizioni l’appassionato di scegliersi il percorso più idoneo alle proprie esigenze naturalistiche e fisiche.

Capoliveri con il suo territorio che spazia da levante a ponente, con spiagge, colline,  valli, monti,  pianure e scavi minerari, offre il massimo del contato con la natura e la visione panoramica, i due elementi che l’escursionista cerca nei suoi spostamenti sul territorio. 

Potrei proporvi diversi percorsi ma mi limiterò a quello che ritengo a mio avviso il più interessante,   quello di Monte Calamita.
Certamente il meglio si gusta in una giornata serena, infatti da qui possiamo dominare non solo l’isola d’Elba, ma spostandoci lungo i sentieri con un giro completo del monte, Man mano che si sale si iniziano a vedere Capoliveri e Portoferraio  e nello sfondo l’isola di Capraia  e poi   Porto Azzurro, Rio Elba, Forte Focardo, la costa Tirrenica da Piombino fino all’Argentario con Campiglia, Massa Marittima, Follonica, Scarlino e via fino a PuntaAla. Sul versante opposto gli scavi delle miniere di Calamita le isole del Giglio. Montecristo, la Corsica col le sue montagne e i paesi. Scendendo di nuovo verso Capoliveri ecco il Golfo Stella e la maestosità del Monte Capanne.

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