Capoliveri
vanta un’affascinante storia di grande indipendenza. L’etimologia
del suo nome risale al latino “Caput Liberum” ovvero la cima dei liberi:
arroccato su un piccolo monte fu infatti abitato da schiavi romani
confinati che qui trovavano la loro libertà.
La sua posizione strategica, che gli permette di affacciarsi sia sul
Golfo di Porto Azzurro che sul Golfo Stella, ha caratterizzato le
sue origini, molto antiche, risalenti prima alle frequentazioni dei
navigatori Greci e Fenici richiamati dal rame e dal ferro, poi alla
costruzione di una delle numerose fortezze d’altura etrusche. Il
paese divenne in seguito Capoliveri è un antico castello fortificato
dai pisani nel XII secolo.
La sua conformazione urbanistica all’interno delle antiche mura era
caratterizzata dalla razionalità geometrica tipica della tradizione
costruttiva latina, ma durante il medioevo il borgo si strinse
attorno alla parte più alta ovvero la piazza dalla quale poi si
diramavano a lisca di pesce tutta una serie di vicoli, stradine e
piazzette.
Le testimonianze più antiche sono rappresentate da due luoghi di
culto: la Chiesa di S. Michele risalente al XII secolo di cui
rimangono solo parti dell’abside e delle fondamenta perimetrali,
nella quale si narra che il papa Gregorio XI, di passaggio dovendosi
riparare da una burrasca, celebrò messa e il Santuario della Madonna
delle Grazie della metà del XVI secolo, di pianta a croce e
sormontato da una particolare cupola in stile orientale.
|
 |