Capoliveri Curiosità |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
![]() |
Lo Stemma Di Capoliveri | Relitto di Punta La Cera |
|
|
|
|
|
Il nome
del paese è ampiamente attestato
durante il Medioevo; una delle prime menzioni è nella forma Capolibero (1260). Successivamente sono documentate le forme
Capoliveri in un trattato mercantile genovese e Capolivri (1289 e
1291) ed infine Capolivro (1343). All'epoca romana risalirebbero,
benché in assenza di fonti documentarie, i nomi Caput Liberum, Capitis
Ilvae e Caput Liveri. Il significato del toponimo non è certo. Forse
il nome sta in rapporto con il dio Liber o Bacco, in allusione alla
viticoltura già presente in età romana, oppure più verosimilmente dalla
conformazione stessa del settore dell'isola dove sorge Capoliveri
(«libero» in quanto circondato dal mare).Riconosciuto come comune
autonomo solo nel 1906, Capoliveri vanta un’affascinante storia di
grande indipendenza. L’etimologia del suo nome risale al latino “Caput
Liberum” ovvero la cima dei liberi: arroccato su un piccolo monte fu
infatti abitato da schiavi romani confinati che qui trovavano la loro
libertà. La sua posizione strategica, che gli permette di affacciarsi sia sul Golfo di Porto Azzurro che sul Golfo Stella, ha caratterizzato le sue origini, molto antiche, risalenti prima alle frequentazioni dei navigatori Greci e Fenici richiamati dal rame e dal ferro, poi alla costruzione di una delle numerose fortezze d’altura etrusche. Il paese divenne in seguito Capoliveri è un antico castello fortificato dai pisani nel XII secolo La sua conformazione urbanistica all’interno delle antiche mura era caratterizzata dalla razionalità geometrica tipica della tradizione costruttiva latina, ma durante il medioevo il borgo si strinse attorno alla parte più alta ovvero la piazza dalla quale poi si diramavano a lisca di pesce tutta una serie di vicoli, stradine e piazzette. Le testimonianze più antiche sono rappresentate da due luoghi di culto: la Chiesa di S. Michele risalente al XII secolo di cui rimangono solo parti dell’abside e delle fondamenta perimetrali, nella quale si narra che il papa Gregorio XI, di passaggio dovendosi riparare da una burrasca, celebrò messa e il Santuario della Madonna delle Grazie della metà del XVI secolo, di pianta a croce e sormontato da una particolare cupola in stile orientale. |
![]() |
Capoliveri aveva, fino al 1906, il simbolo del delfino attorcigliato a un'ancora, nell'insieme di uno stemma che comprendeva anche le immagini di un castello, emblema della comunità di Longone (poi Porto Longone e ora Porto Azzurro), di cui faceva parte dal XVII secolo. In quella data, divenuto comune autonomo, Capoliveri recuperò il proprio simbolo, che oggi campeggia nello scudo e nel gonfalone. Il delfino è da sempre simbolo di fedeltà e di vittoria sul mare. Anche l'ancora è emblema tipicamente marinaresco |