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Necropoli del Profico

Sito etrusco-romano (inizi III sec. a.c. / I sec. d.c.) con numerose tombe a piccolo tumulo di bozzette di tufo.

Non poche tombe sono state sconvolte da lavori agricoli alla fine degli anni ‘60 ed i materiali sono andati in gran parte dispersi. Nell’area ci sono ancora numerose tombe intatte. Non si conoscono progetti e vicoli attualmente in corso.

La necropoli ellenistica di Capoliveri è una necropoli situata sull'Isola d'Elba, in località Profico (toponimo collegabile al latino praefica[1]), nel comune di Capoliveri. Fu scoperta nel 1816 dal colonnello Giacomo Mellini.
La necropoli, parzialmente distrutta del 1969 durante lavori agricoli, è stata utilizzata a partire dagli inizi del III secolo a.C. sino agli inizi del I secolo a.C. Le sepolture contenevano kylikes a vernice nera dell'Atelier des petites estampilles, tre lekythoi una delle quali con la firma T. VALERIO, oinochoai a vernice nera con bocca a cartoccio, vasi ibero-punici coppe e patere a vernice nera, alcune olpai di produzione calena, alcune pelikai, una phiale mesomphalos firmata da Retus Gabinius, due boccali di Empúries, alcuni lagynoi e kalathoi, lucerne fittili e due anfore greco-italiche. Tra i reperti di metallo, alcuni candelabri, un infundibulum con manico zoomorfo, un'armilla, una fibula, pinze, un vaso biconico, un boccale.

I reperti sono conservati presso il Museo archeologico di Portoferraio.